This post is also available in: English (Inglese)

Situato nel centro storico di Vibo Valencia, il Palazzo di Francia fu costruito per volere del marchese di Santa Caterina, Luca Vincenzo di Francia, sul finire del XVIII secolo ed a inizio 800’ rappresentò la residenza ufficiale di Gioacchino Murat (a cui fu dedicato il nome dell’omonima via su cui sorge). Intorno al XIX secolo vennero apportate delle trasformazioni che ne mutarono l’aspetto iniziale. Da circa un decennio è sottoposto a vincolo di tutela ma attualmente la struttura si mostra notevolmente degradata.
L’edificio a pianta regolare che, per alcuni particolari della facciata e per la dislocazione dell’atrio opposto all’entrata del parco ricorda le ville vesuviane del Settecento, ha una superficie di 1800 m². La struttura è intelaiata in legno a fini antisismici, secondo le Istruzioni imposte agl’ingegneri nella Calabria del 1700.

Il parco. Nato dall’unione fra l’originario giardino formale, adiacente al palazzo, e un appezzamento limitrofo, il parco rappresenta il pi importante polmone verde di Vibo Valencia: adagiato su una collina affacciata sul Tirreno, si estende per due ettari, articolati su tre livelli, attraversati da viali. Accessibile dalla corte grazie ad una scalinata a più rampe, comprende numerose specie botaniche, dislocate secondo lo stile caratteristico del giardino all’inglese.
Tra queste meritano di essere ricordate: il nocciolo (Corylus avellana), la robinia (Robinia pseudoacacia), l’alloro (Laurus nobilis), il lauroceraso (Prunus laurocerasus), l’oleandro (Nerium oleander), il castagno (Castanea sativa), il cipresso (Cupressus sempervirens), il pino marittimo (Pinus pinea),il pittosforo (Pittosporum tobira), il bambù (Phyllostachis viridis) e l’ortensia (Hydrangea hortensis). Nella parte centrale del parco si trova un boschetto di lecci (Quercus ilex) formato da esemplari ultracentenari.

This post is also available in: English (Inglese)