Giardino Botanico Carsiana

This post is also available in: English (Inglese)

Il Giardino Botanico Carsiana si trova nell’altopiano carsico, all’interno di una dolina nel Comune di Sgonico, a 18 chilometri da Trieste.

È stato creato nel 1964 da un gruppo di studiosi e appassionati, con l’obiettivo di raccogliere, conservare ed illustrare la flora e la vegetazione spontanee del Carso, inserendole in un contesto naturale: il Dott. Gianfranco Gioitti, il Dott. Stanislao Budin e il Prof. Livio Poldini. Il Dott. Gianfranco Gioitti acquistò e mise a disposizione il terreno, curò l’allestimento del giardino botanico per oltre 40 anni e ne fu Horti Praefectus. Contribuirono allo sviluppo e all’arricchimento floristico il Prof. Fabrizio Martini ed Eliseo Osualdini, con l’aiuto iniziale di Giovanni Kocman di Sgonico.

Nel 2002 l’Amministrazione Provinciale ne ha acquistato la proprietà. Dal 1º luglio 2016 le competenze nella gestione del Giardino Botanico Carsiana sono state trasferite alla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. Attualmente la struttura è gestita dalla Società cooperativa Rogos.

Nel Giardino Botanico Carsiana, esteso in 5000 mq di superficie, sono raccolte circa 600 specie vegetali sulle 1.600 autoctone del Carso, distribuite nei rispettivi ambienti. Grazie alla particolare orografia del giardino (l’entrata si trova a 262 metri sul livello del mare, il prato sfalciabile a 253 metri, il pozzo carsico arriva a 40 metri di profondità), è suddiviso in più ecosistemi tipici del paesaggio carsico, favoriti dall’orografia del giardino, ognuno dei quali è descritto da pannelli esplicativi.

Boscaglia carsica: è l’ambiente più diffuso sull’altopiano carsico, formatasi rapidamente a partire dal secondo dopoguerra con l’abbandono del pascolo. È caratterizzata dal ridotto strato di terra e dalla permeabilità del substrato roccioso, che determinano lo sviluppo di una copertura arborea rada, perlopiù in forma arbustiva, formata roveri (Quercus petraea) e cerri (Quercus cerris), carpino nero (Ostrya carpinifolia), orniello (Fraxinus ornus), lacero (Acer campestre) e acero trilobo (Acer monspessulanum), e da uno  strato arbustivo, costituito da corniolo (Cornus mas), ciliegio canino (Prunus mahaleb), scotano (Cotinus coggygria) ed altre specie. A livello erbaceo domina la graminacea Sesleria autumnalis, ma sono presenti anche la peonia selvatica (Paeonia officinalis) e la frassinella (Dictamnus albus).

Ghiaioni: il terreno in questa parte è scosceso e instabile e l’acqua e nutrienti sono scarsi. La copertura vegetale infatti è rada, formata dalle specie endemiche quali Festuca spectabilis, Drypis spinosa e Biscutella laevigata, Campanula pyramidalis, Galium lucidum, Sempervivum tectorum e la Genista holopetala.

Bosco carsico: è dominato da rovere (Quercus petraea), castagno (Castanea sativa), ginestre (Genista germanica, Genista pilosa, Genista tinctoria) e dalla graminacea Sesleria autumnalis.

Landa carsica: ha origine zoogena, ovvero nasce dalla pressione del pascolamento di ovini e caprini, portando alla formazione di una vegetazione capace di sopportare il calpestio e la brucatura, formando un cotico discontinuo e basso. Sono presenti specie endemiche come la fragola vellutina (Potentilla tommasiniana) e la genzianella primaticcia (Gentiana primaticcia), Centaurea rupestris e Carex humilis. Le fioriture della landa avvengono in un periodo compreso fra marzo e agosto; si riconoscono Potentilla tommasiniana illyrica, Centaurea crestata, Iris illyrica e Gentiana tergestina. Il manto erboso è composto da Carex humilis e dal lino delle fate Stipa eriocaulis.

Rupi costiere: la vegetazione è dominata dalla macchia mediterranea, in particolare dal leccio (Quercus ilex), assieme ad Laurus nobilis, Phillirea latifolia, Viburnum tinus, Rubia peregrina, Lonicera etrusca, Ostrya carpinifolia, Fraxinus ornus, Acer monspessulanum. Tra le specie aromatiche e spinose sono presenti Salvia officinalis, Pistacia terebinthus, Myrtus communis, Asparagus acutifolius.

Giardino mediterraneo: lungo il piccolo pendio sono state inserite piante tipicamente mediterranee, quali cisti, ginestre, Arbutus unedo, Capparis spinosa, Ceratonia siliqua, Juniperus communis, J. phoenicea, J. oxycedrus, Opuntia ficus-indica, Paliurus spina-crhisti, Phillirea latifolia, Punica granatum, Quercus coccifera, Quercus ilex, Ziziphus sativus.

Prato sfalciabile: è il tipico prato fresco di graminaceae e fiori, che non reggono il calpestio, da sfalciare una volta all’anno, per produrre il fieno per il bestiame. Tra le specie presenti, veroniche, Buthacus salicifolius, Campanula rapunculoides, Coronilla varia, Filipendula vulgaris, Knautia drymeia, Salvia pratensis.

Bosco di dolina: fra le specie arboree prevale il carpino bianco (Carpinus betulus), nel sottobosco è presente l’asaro (Asarum europaeum), il dente di cane (Erythronium dens canis), l’orobo primaticcio (Latyhrus vernus), l’anemone bianco (Anemone nemorosa), l’anemolo aquilegino (Isopyrum thalictroides) e il diacinto acceso (Scilla bifolia).

Carso montano: le condizioni di freschezza e umidità, dovute all’acqua che scorre in vasche sotterranee, consentono la presenza di specie come il rododendro (Rhododendron hirsutum), il rododendro nano (Rhodotamnus chamaecistus), il camedrio alpino (Dryas octopetala), Primula carniolica e Scopolia carniolica.

Corpi idrici: l’acqua scorre lungo percorsi sotterranei, lasciando la superficie priva di ambienti acquatici, tranne alcune eccezioni rappresentate da stagni, piccole depressioni del terreno che raccolgono acqua piovana utilizzata per l’abbeveraggio e per l’approvvigionamento idrico delle popolazioni. Vi crescono specie igrofile caratteristiche, come l’acoro falso (Iris pseudacorus), ed il senecio (Senecio paludosus), i giunchi (Juncus inflexus e Juncus articulatus), le specie a foglie natanti come la ninfea (Nymphaea alba) ed il nannufero (Nuphar lutea).

Pozzo carsico: è una cavità profonda 40 metri, in cui lo sviluppo della vegetazione segue un determinato gradiente di temperatura, luminosità ed umidità. Vi sono le felci, la lingua di cervo (Phyllitis scolopendrium), i muschi come il Thamnium alopecurum, alghe verdi e azzurre.

Aiuole di piante officinali, medicinali e velenose: situate all’ingresso del giardino, sono state realizzate a scopo didattico.

 Il Giardino Botanico Carsiana dedica molte attività alla didattica, con incontri e visite.

Le prime quattro foto sono state scattate da Tina Klanjscek, attuale responsabile del Giardino Botanico Carsiana, le successive da Emanuela Gioitti Torresini, figlia di uno dei fondatori del Giardino Botanico Carsiana, il dott. Gianfranco Gioitti.

 

This post is also available in: English (Inglese)

Contatti

Via Sgonico 55 - 34010 Sgonico(TS)

Cell. Rogos: +39 333 4056800 Cell. Carsiana: +39 329 0782902

http://www.giardinobotanicocarsiana.it

Altre info

Intero: euro 3,00; ridotto euro 2,00. Abbonamento: intero euro 10,00; ridotto euro 6,00

Da 21 marzo al 2 novembre

dal 21 marzo al 3 novembre con il seguente orario: martedì-venerdì: 10-13; sabato-domenica e festivi: 10-13 e 15-19. Dal 16 giugno al al 14 agosto anche martedì-venerdì: 16.00-19.00.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione per fornirti una esperienza di navigazione personalizzata