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In diverse zone del Trentino si coltivano i maroni, un tipo di castagna (Castanea sativa) coltivata dal frutto più grande, allungato, polpa più fine e zuccherina.
I castagneti migliori e più produttivi sono quelli situati in terreni ben esposti, con sesti d’impianto e forme di allevamento spaziose, per permette alle piante di crescere liberamente.
La raccolta dei frutti avviene a mano, aspettando che, una volta maturi cadano a terra, in ottobre e novembre. In seguito, i frutti vengono selezionati per eliminare quelli guasti, e sottoposti a varie tecniche di conservazione, quali essiccazione, refrigerazione o bagno d’acqua.

Per proteggere questa coltivazione, quindici anni fa è nata la Cooperativa Castanicoltori del Trentino-Alto Adige, che conta circa settanta soci. Ha sede legale a Trento in via Jacopo Aconcio 11 e sede amministrativa a Vigolo Vattaro, in via Vittoria 13.

Punto di riferimento per la castanicoltura regionale, fornisce indicazioni in ordine alle quotazioni dei prodotti, promuove direttamente ed indirettamente la commercializzazione del prodotto fresco, cura la trasformazione di una quota parte del proprio prodotto producendo (creme di maroni, maroni canditi in sciroppo e sciroppo aromatizzato alle grappe trentine, birra di castagne) produce e commercializza nuove piante da vivaio di “marone trentino” e promuove attività formative didattiche.

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